martedì 3 febbraio 2015

Cui prodest?

E' di ieri la notizia secondo cui l'OMS (organizzazione mondiale della sanità) ha richiesto un incontro urgente con il ministro della salute Lorenzin per discutere della ricomparsa in terra italica del morbillo, una malattia quasi debellata che però, con il calo delle vaccinazioni, ha ripreso a colpire la popolazione europea (http://www.corriere.it/salute/15_febbraio_02/crollo-vaccinazioni-bambini-l-oms-richiama-l-italia-09877a56-aaf9-11e4-87bf-b41fb662438c.shtml).
La prima domanda che una persona si pone, leggendo questa notizia, è: "ma perchè in Italia la gente si vaccina di meno?" Purtroppo la risposta è semplice da dare: una "branca" del complottismo che da qualche anno infesta letteralmente la rete si occupa del (presunto e mai dimostrato) legame tra il  vaccino contro il morbillo e l'autismo.
Basta qualche ricerca su internet per vedere come questo sia totalmente falso: Qui è possibile vedere un ottima pagina che dimostra come, facendo una semplice conta dei casi, nei soli USA si sarebbe potuto, con una corretta informazione pro-vaccini, salvare più di 6000 persone (e questo credo sia un dato incredibilmente inferiore rispetto alla realtà, perchè estratto da semplici resoconti e non analizzato da personale medico).
E a questo punto è il momento di farsi una seconda domanda, molto più scomoda: cui prodest? A chi giova portare avanti campagne anti-vaccini?
Togliendo un triste esempio italiano (di Sanremo) che è riuscito in più di un caso a guadagnare del denaro grazie alle donazioni dei propri sostenitori, anche spammando su un sito internet centinaia di articoli contro i vaccini il guadagno non è poi così alto: esistono centinaia di blog complottisti che parlano molto spesso delle stesse notizie, e i soldi guadagnati con i banner non possono sostituire una carriera lavorativa (secondo una ricerca si guadagnano con google adsense 100 euro ogni 15000 visualizzazioni "uniche"). E allora perchè ci sono persone che in completa malafede invogliano la gente a rischiare la propria vita e quella dei propri figli?
Per ottenere visibilità.
Queste persone sono le stesse che criticano apertamente i concorrenti dei reality, ma che in fondo hanno capito che alzando polveroni su argomenti complottisti è possibile guadagnare visibilità, e strappare interviste o (ancora peggio) conferenze, e lucrare con la sua presenza. Il vate complottista non è altro che una persona malvagiamente intelligente, che ha scoperto come basti avere un seguito di sostenitori delle proprie teorie per guadagnare denaro sonante. Non è necessario crederci per davvero, basta utilizzare un normalissimo clichè comune a tutte le teorie del complotto: si prende una notizia, si spara nel mucchio dando la colpa ad un complotto a caso, e si accusa chi si schiera dalla parte della scienza di essere un disinformatore. Prendiamo un esempio: il caso Marcianò-Cristoforetti (http://www.giornalettismo.com/archives/1698311/samantha-cristoforetti-contro-rosario-marciano/): il geometra di Sanremo era già conscio di ricoprirsi di ridicolo, ma siamo sicuri che almeno una delle persone che segue la Cristoforetti non si sia interessata alle ricerche del signor nò e non abbia cominciato a seguirlo?
Purtroppo viviamo in un Italia dove Adam Kadmon fa più share di Piero Angela, dove le persone al posto di ascoltare il dottore ascoltano le Iene, dove esistono personaggi senza la minima istruzione che si spacciano per esperti: per i sedicenti esperti di complotti ogni persona è solo una possibile banconota. Gli si può consigliare di non vaccinarsi, di bere acqua diamante, di mangiare solo peperoni crudi, o di curarsi con il bicarbonato, tanto sono solo soldi.
Alla faccia dei loro propositi di salvare l'umanità dalle forze oscure.

-Rio

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